[X-H1] – Recensione, Parte 2, La Cerimonia

Comincia la stagione e la X-H1, assieme all’appena aggiornata al fw 4.0 X-T2 sono messe alla prova.
Non posso che confermare le impressioni già segnalate nella prima parte, il corpo è un tank con tutti i tasti giusti nel posto giusto.

Entrata con stile

La reattività non è da meno, anche con il fw 4.0 la X-T2 è decisamente meno reattiva nell’utilizzo anche se devo segnalare che il tempo di accensione della X-H1 è abbastanza lungo da dare fastidio.

Mentre la X-T2 o la X-Pro2 passano da spente ad accesse in un click alla X-H1, probabilmente per l’inizializzazione dell’IBIS, serve un bel po’ di più e, utilizzandole tutte e tre insieme, la differenza è sufficiente per essere notata ed essere quindi fastidiosa.

#fujifilm #xpro2 #xt2 #xh1 #proudof

Pubblicato da davideblandino.it su sabato 12 maggio 2018

Ad ogni modo, il grip, sia orizzontale che verticale è di una comodità disarmante. Imbracciata la macchina è un prolungamento del braccio e il leggerissimo pulsante di scatto agisce al solo pensiero.

L’esperienza d’uso è veramente notevole, una volta accesa. E’ perfetta.

No, a parte gli scherzi, non cambierei una virgola. Non cambierei il grip, non cambierei un tasto.

Anche il mirino mostra i miglioramenti attesi dalla X-T2. Mentre su quest’ultima la visione, seppur di qualità è dipendente dalla posizione dell’occhio, sulla X-H1 l’EVF è più definito (si sa) e più facile da “allineare”. Fuji deve aver rivisto l’estrazione pupillare o il nuovo EVF deve aver permesso un campo di vista più ampio. La visione è più agevole e dettagliata.

L’LCD è piacevolissimo. Colori veramente perfetti sempre, nota invece dolente sulla X-T2 come già segnalato nella parte 1.

Il refresh rate è ottimo anche se devo segnalare che, specialmente in chiesa e con illuminazioni al neon, ho notato un maggiore sfarfallio sull’LCD rispetto a quello della X-T2.
Da contro l’effetto non c’è nell’EVF di entrambe.

In queste condizioni va aggiunto come la riduzione flickering, ora presente anche sulla X-T2 funzioni in maniera encomiabile, al contrario di quello visto sulle immagini da Df e D750 del mio collega/amico Matteo.

WB sempre perfetti anche in luci miste per entrambe. In passato qualche problema sulla X-T2 l’avevo notato eccome.

Ad ogni modo la sostanza è sempre la stessa. L’IBIS fa la differenza. Fa entrare la luce che serve per la dinamicità di uno scatto e rassicura le mani tremule.

1/5s mano libera con un non stabilizzato 16-55/2.8

In chiesa il 56 1.2 o il 90 f2 diventano a tutta apertura delle lame taglienti come rasoi con cui scolpire la più fiebile luce. 1/60 o 1/30s si portano a casa sempre. 1/10s a 90mm è sicuro se il soggetto collabora.

Lo già stabilizzato 50-140 migliora ulteriormente e trovo la combinazione IBIS + OIS molto ben riuscita su questa lente.

1/60s a 140mm

L’AF, sia in S che in C è decisamente più reattivo anche su oggetti ravvicinati, notoriamente più complessi per i teleobbiettivi.

AF tracking ravvicinato. Più fortunato di così…

Anzi, da contro, AF-C è forse troppo sensibile o almeno sensibile esponenzialmente meglio di quello della X-T2. Dopo anni di lanci del riso perfetti in raffica CH con la X-T2 devo registrare una miss rate del 50% sulla X-H1. La causa è sicuramente l’AF-C troppo prestante anche in modalità standard.
Non so come ci sia riuscito ma mi ha agganciato il riso al volo senza problemi, complice forse la foga e partecipazione degli amici degli sposi.

AF-C troppo reattivo. Tanto riso da problemi. Vanno cambiate le impostazioni AF-C.

Lo riproverò cambiando la sensibilità di Tracking dal menu AF-C per evitare che si butti su qualsiasi cosa passa nella zona di tracking.

Fin’ora sono passate due domeniche di comunioni e un sabato di matrimonio. Settimana prossima si continua consapevoli di aver trovato la quadra.

La X-H1 è come forse sarebbe dovuta essere la X-T2 dall’inizio.

In particolare LCD touchscreen dai colori perfetti, IBIS come la concorrenza, grip.

Sono passati anni dall’uscita della X-T2 e non trovare un sensore nuovo sulla X-H1 è fastidioso.
In realtà però il sensore sembra nuovo. Le immagini sono più tridimensionali e dinamiche, complici gli stop di differenza grazie all’IBIS. Il vecchio X-Trans3 fa il suo sporco lavoro in termini di dettaglio, gamma e colori. La necessità di un X-Trans4 non c’è proprio anche se la curiosità resta.

In un ambito lavorativo però, provata la X-H1, IBIS e grip su tutti, la X-T2 o quando uscirà la X-T3 sembrano “giocattoli”, così come la X-T20 per chi usa una X-T2.

Il miglior grip e il battery grip veramente ben sagomato fanno portare a casa la giornata più comodi e tranquilli e la differenza di peso e dimensioni non si percepisce proprio.

La X-T3 sarà probabilmente dedicata al paesaggista itinerante. Me la immagino più leggera, maggior gamma dinamica e un pelo di risoluzione. Su quest’ultima si deroga felicemente…. anche qualche MP in meno è accettabile… Chi sceglie fuji più che nei megapixel crede nell’emozione di fotografare.

La X-H1 emoziona e da sicurezza. E’ un corpo PRO a tutti gli effetti e Fuji, anche se in ritardo, ha fatto veramente centro.

Nessun dubbio su quale sia la mia nuova preferita in ambito lavorativo…

 

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